Quel signore con il cane!

Gira per il suo paesello con il cane al guinzaglio.

Almeno quattro volte al giorno chiama il suo cane, gli mette la pettorina e, cercando di contenere l’ euforia festante e abbaiante del suo “amico”, lo aggancia al guinzaglio, prende il suo bastone e si avvia.

Il peloso inizia ad avere un’età e la sua andatura è sempre più lenta ma se l’umano amico tarda per la passeggiata lui lo chiama abbaiando davanti al suo guinzaglio.

Direi un sano allenamento per umano e peloso che mantiene sani e in forma entrambi.

Queste passeggiate sono utili perché danno la possibilità all’umano e al suo amico peloso di vedere le “magagne” del paese e magari suggerire soluzioni: escrementi abbandonati sui marciapiedi ……da umani maleducati

bidoni dell’immondizia che straripano…… perché gli umani non sanno schiacciare e ridurre una scatola di cartone o cercare un bidone meno pieno, tombini intasati pieni di terra e erbacce…. perché gli umani non si occupano di fare manutenzioni, cani che passeggiano liberi, soli o accompagnati ma senza guinzaglio ….. perché gli umani non rispettano le regole del civile vivere!

Il bastone l’umano non se lo porta dietro a caso : già due volte è stato morsicato da cani non tenuti al guinzaglio, e questa è davvero una cosa che credo non vada mai fatta! Si può avere il cane più buono del mondo ma è pur sempre un cane ed è istintivo e le reazioni quando vede un’altro cane o una persona, un movimento che  lui non piace…potrebbe reagire e mordere, è la sua unica difesa, e dico questo da amante senza limite di cani piccoli e grossi. E la colpa di un’azione del genere non è certo del cane….io incolperei il possessore di quel peloso…solo che a essere soppresso poi chi è?????

Insomma il vecchio peloso negli anni ne ha viste di cose con il suo amico umano ….ma non solo cose negative…..!

Insieme i due amici nelle loro lunghe camminate possono ammirare il nostro bel paesello …..alle porte di Torino, ai piedi della val di Susa, contornato da montagne imponenti che sembrano messe li a protezione.

Piante, prati e fiori, case curate e abbellite con vasi di fiori e giardini curati.

Una realtà ancora serena e rilassata a pochi chilometri dalla città.

Ma quel signore con il cane …..”lo vedo sempre….ma chi è?” , mi chiedono in molti……lui e il suo cane…costanti e uniti……mio cugino e il suo amico!

Perché l’amore per gli animali va oltre!

Parliamone!

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OOOPSSS….COSA SCRIVO OGGI???

Caspita è la prima volta da quando ho i iniziato questo blog….che non so cosa scrivere.

Non mi viene in mente nulla….mi sono seduta al pc sperando che qualche idea arrivasse…ma niente.

Allora ho preso carta e penna e vagando nei pensieri ho ancora sperato che qualcosa arrivasse e invece nulla.

So che qualcuno pensa “ma chi te lo fa fare?” , ” Cosa ti viene in tasca”, “è un impegno” e cose del genere.

Bhe, lo so è un impegno, nessuno mi obbliga e non guadagno neanche soldi…..

ma a me piace scrivere la cosa mi soddisfa e mi fa stare bene.

E anche quando, come questa volta, non trovo un argomento da commentate o una storia da raccontare la penna scivola sulla carta…

bhè una volta adesso posso dire …le dita volano sulla tastiera!

Così colgo questa occasione per raccontarvi come sono arrivata al piacere della scrittura e all’ apertura di quest’ blog.

Quando andavo a scuola non ero una studentessa che aveva risultati eccellenti ma piacevo agli insegnanti per l’ impegno e la volontà che ci mettevo.

La materia che più mi piaceva , già allora, era proprio l’ italiano sia per la grammatica che per lo studio di poemi e poeti ma, nonostante tutto, 

quando si trattava di fare i temi (quelli che, secondo me erroneamente, non fanno quasi più fare oggi) mi venivano davvero male: 

erano sempre tropo brevi, non riuscivo a svolgere gli argomenti e non riuscivo a dare all’argomento che trattavo una consecutività che desse senso logico a quanto stavo raccontando.

In ogni caso sono arrivata, con non poche difficoltà, alla fine degli studi e……..proprio da li in avanti ho iniziato a leggere, leggere, leggere molto: 

il primo libro che ho letto anzi ri-letto è stata la divina commedia, poi testi di pedagogia e psicologi, proprio quei testi scolastici che tanto mi pesavano da studente,  e ho scoperto un piacere nuovo nella lettura.

Scrivere però, nonostante tutto, mi è sempre piaciuto e già da ragazzina appuntavo in un’agenda pensieri, paure, 

desideri piccole poesie che ancora conservo gelosamente.

Ecco questo è stato l’inizio!

Cosi nel tempo non mi sono lasciata sfuggire mai nessuna occasione per scrivere qualunque cosa: racconti che mandavo a giornali di novelle, 

lettere di protesta ai giornali, contestazioni alle aziende per servizi mal offerti o lodi a ospedali o medici che onoravano il loro lavoro con dedizione e amore inviando nelle rubriche dedicate di giornali nazionali e locali.

Insomma per ogni cosa….. io scrivevo.

E intanto leggevo, libri, racconti, articoli…tutto!

Poi, negli anni,  è nato facebook dandomi così la possibilità di divulgare pensieri e idee.

Da facebook al blog…..il passo è stato breve.

Questo è il mio intento, raccontarvi eventi, commentare avvenimenti, inventare racconti, raccontare attraverso storie di vita vissuta situazioni e atteggiamenti quotidiani.

Un modo come un altro per confrontarmi, per confrontare i miei pensieri  e le mie idee con gli altri, ecco perché ho aperto questo blog, per confrontarmi e dare la possibilità di confrontarsi!!!!!

questo il motivo per cui mi piacerebbe vedere qui i vostri commenti, i vostri pensieri.

Alla fine, anche oggi ho scritto qualcosa che spero possa aver dato qualche sensazione e chissà…magari la voglia di scrivere a qualcuno!!!

 

Parliamone!

 

 

 

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IL BUZZURRO….E COMPAGNA!

Il buzzurro, il convinto, l’arrogante, in piemontese si chiama “ spatùs”, insomma quella persona che quando arriva in qualunque posto…..si fa notare e non sempre,  per aspetti positivi…anzi quasi mai!

            

Non so se vi è mai capitato, per esempio, di essere in spiaggia comodamente sdraiati sul vostro lettino a leggere un libro e sentire ad un certo punto il parlare sguaiato, ad alto tono ( per far sentire a tutti la bellezza dei propri discorsi) frenetico e farfugliante di un personaggio super abbronzato con catenaccio d’oro al collo e anello da chilo e mezzo al dito mignolo…che fa figo!

Sono quelle persone che o si mettono a parlare dei loro mega viaggi in giro per il mondo su barche di lusso e posti esotici….ma sono sotto l’ombrellone a Laigueglia ( con tutto il rispetto per le nostre spiagge e i nostri mari)! Oppure elencano le loro attività, i loro business inscenando telefonate di lavoro con cazziatoni a ipotetiche segretarie che nel fine telefonate descrivono sempre come incapaci ma bone!

Ecco..quei tipi li…..!

Quelli che masticano la gomma con i denti in vista e le labbra forzatamente aperte perché sa di macho.

Quelli che , nonostante non ne abbiano il fisico, indossano il costume a slip sotto una “panza” strabordante ma contenuta in un apnea costante che aumenta l’abbronzatura facciale!

Quelli che a voce altissima, al limite dell’urlo, invitano mezza spiaggia, con il quale hanno fatto forzatamente amicizia, per un aperitivo al bar del lido.

Sono gli stessi che ritrovi in una giornata in montagna dove si arriva passando per una strada sterrata e polverosa, dove si viaggia a passo d’uomo per non distruggere l’auto e non intossicare chi cammina a piedi…se si è un minimo educati, ma se passa “il buzzurro” di turno lo fa ai 100 all’ora con la sua jeep renegade 4×4 , impolverando non solo chi cammina ma anche tutto il paese sottostante.

E quando scende dall’auto tira fuori il piumino e spolvera il suo gioiello…perché può mica fare il tamarro traboccante di autostima con una macchina come la sua tutta impolverata!!!!!!

Il buzzurro è colui il quale quando si siede a mangiare al ristorante ordina cibo per diciotto persone pur essendo in cinque, perché la tavola deve traboccare di cibo e bevande da trangugiare e triturare sempre a denti in vista e labbra tirate ( come con la gomma da masticare).

Quelli le cui mogli sono sempre ipermagre, iperabbronzate, ipermodaiole, iperfirmate, iperfighe ( o almeno ci provano con quintali di trucco, labbra e sopraciglie tatuate e qualche ritocchino estetico qua e là).

Sono quelle donne che arrivano in spiaggia con zoccoletti tacco quindici,

foulard di Missoni avvolto con leggiadria in vita, cappello in paglia con falda da un metro e mezzo che nasconde il viso ( a  volte è meglio) e rigorosamente due chihuahua o bulldog francesi al guinzaglio d’oro tempestato di pietre preziose!

Sono quelle che in montagna arrivano con i sandali con il tacco alto, il tubino stretch, i boccoli appena fatti dal parrucchiere personale, perfettamente truccate e con le unghie smaltate con decori di Picasso.

Insomma, il buzzuro e compagna, l’identificazione dello sfoggio della superficialità, della facciata che nasconde il vero io.

Quando osservo questo tipo di persone, sono così felice dei miei abiti da mercato, del mio trucco lieve ed economico, del mio uomo che la pancia non la trattiene, dei miei figli che della normalità ne fanno un vanto e dei miei amici divertenti, forse un pò chiassosi ma rispettosi degli ambienti e delle persone, sono felice di essere semplice e di mostrarmi per quella che sono senza dovermi nascondere dietro false facciate dimostrative.

E voi come vi mostrate?

Parliamone!

 

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ADOLESCENZA VS MENOPAUSA……..C’E’ DIFFERENZA?????

Solo qualche giorno fa un’amica ha pubblicato su facebook un link che dava illuminazioni sui sintomi della menopausa e scorrendoli uno ad uno ho ritrovato…..un adolescente!

Wooow…..ho gli stessi sintomi di un adolescente!!!!!

Allora esattamente i sintomi sarebbero :

Diventi molto più emotiva

Desideri ardentemente il cioccolato… tutto il cioccolato del mondo

Inizi a guadagnare peso

Sbalzi d’umore

Insonnia

Vuoti di memoria

Paura

Peli sul volto

Sudorazione in aumento

Scoppi d’ira

Spazio personale

Affaticamento

Gonfiore

Senti che stai per impazzire

Si diventa molto più emotivi, verissimo, e con l’emotività si concentrano tutti gli sbalzi d’umore, le rabbie improvvise, i pianti per nessun motivo, la paura che quel che ti sta accadendo sia una malattia grave.

Se ci pensiamo è esattamente quello che accade agli adolescenti quando si chiudono in camera musoni e arrabbiati e ne escono dopo un’ora cantando e ballando raccontandoti la prima cretinata che gli passa per la testa.

Con l’affaticamento e la sudorazione, se in una famiglia combaciano un adolescente e una mamma in menopausa, i divani iniziano a prendere forma umana, le poltrone si sgualciscono e il profumo che aleggia in casa…..bhe non è esattamente Chanel n°5!!!

Eppure ti lavi….e fai lavare continuamente tua figlia/o e ti annusi e cerchi prodotti che blocchino la sudorazione, anzi il profumo che ne scaturisce, quel misto tra cipolla e minestrone rancido, ma niente da fare…….magliette, camice e maglioni impregnati di adolescenza e menopausa circolano liberamente per casa!

La stanchezza prende il sopravvento e l’unica cosa che ti distingue dall’adolescente di casa e che tu, mamma “menopausata”, DEVI continuare a fare tutto quello che hai sempre fatto e, non so come, ci riesci solo che tra un lavoro e l’altro sei obbligata a crearti delle “ pause divano” rigeneranti.

Altro elemento che subisce metamorfosi è la tua memoria: i vuoti di memoria, le dimenticanze, gli appuntamenti mancati, il cibo dimenticato sui fornelli che brucia indisturbato, iniziare una frase e bloccarsi non ricordando più quello che si deve dire, il vuoto cerebrale…….tutto regna sovrano!!!!!

Ma mica gli adolescenti stanno meglio eh!!!

Anche per loro vuoti di memoria (con relativi 4 a scuola), dimenticanze ( che casualmente non fanno eseguire compiti affidatigli) sguardi allargati a sembianze di pesce bollito, incorniciano le loro giornate!

Ah anche i peli….non scherzano: per gli adolescenti è il segno della crescita per noi …non so forse è il segno evidente di quanto siamo uomini noi donne! In ogni caso io la mia soluzione l’ho trovata….

uno splendido specchio che ingrandisce con luce….e non me ne sfugge più nessuno!!!!

Insomma tutto questo per dire a tutte le donne in menopausa di non sentirsi ammalate, di non sentirsi diverse, di non credersi pazze e di prendere il tutto con estrema allegria perché in realtà………….E’ SOLO LA SECONDA ADOLESCENZA!!!!!!!

Parliamone!

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EVVIVA IL FERRAGOSTO…BUON FERRAGOSTO!

E finalmente è arrivato ferragosto, anche io oggi passerò una giornata rilassante e “mangereccia”con amici e parenti.

Per gli italiani ogni occasione è buona per fare festa, grigliare, preparare manicaretti e abbuffarsi allegramente insieme!

Ma il ferragosto, perché si festeggia? Da dove arriva questa festa?

Il 15 agosto in Italia è usanza festeggiare il Ferragosto, un termine che deriva dal latino Feriae Augustalis (o Augusti), che tradotto significa “riposo di Augusto”, e che designa quelle feste che avevano la loro massima espressione nel 15 di agosto quando il popolo ringraziava per i floridi raccolti: nessuno lavorava quindi, si giocava, si riposava, si banchettava, poiché i contadini avevano già raccolto tutto nei campi e finalmente potevano riposare ( cit. vikiperdia )

Tale usanza si istituì ufficialmente dal 18 a.C. proprio con l’imperatore Augusto, anche se l’abitudine di festeggiare la fine dei lavori nei campi era molto antica.

Quindi  era una festa pagana legata al lavoro, per i lavoratori, quelli veri, quelli che sudavano nei campi con la vanga e le mani come si lavorava una volta, con pochi attrezzi e niente tecnologia!

Ma siamo in Italia e vuoi che la chiesa non ci metta lo zampino????

Ecco che viene deciso di celebrare l’Assunzione di Maria, festività che fu fissata il 15 agosto. Si elogia il momento“dell’assunzione”,

 

cioè il momento in cui si stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo sia con l’anima che con il corpo.

Chiaramente ogni regione o città italiana ha il proprio modo per festeggiare il ferragosto!

Sono molte le città italiane che organizzano eventi, manifestazioni e celebrazioni durante il 15 agosto. Tra le feste più tradizionali, c’è quella di Torino, la vecchia capitale d’Italia,

dove le celebrazioni partono dalla chiesa della Madonna del Pilone per poi continuare con un picnic al Parco del Valentino e con un bagno al fiume.

C’è quella toscana del Palio di Siena, in origine dedicato alla Madonna Assunta, o quella di Porto Santo Stefano, dove viene organizzato il Palio dell’Argentario, un’antica gara remiera.

A Messina

si organizza invece una festa cattolica, che celebra il Ferragosto con la processione della Vara, una grande macchina di forma piramidale che simboleggia l’ascensione della Vergine dalla sua tomba alla figura di Cristo.

Nel tempo, quindi, ha completamente perso il significato iniziale, quello più umano e bello, della FINE DEI LAVORI………infatti oggi, se volete, trovate i supermercati aperti!

Parliamone!!!!

 

 

 

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L’abbandono!

Parto da questa terribile immagine di un cucciolo abbandonato per parlare proprio di questo : l’abbandono!

Ci sono molti tipi di abbandono: si può abbandonare un cucciolo di animale ( così come indica la foto di apertura) che fa tenerezza e provoca dispiacere agli amanti degli animali o ai sensibili, oppure può essere abbandonato un cucciolo….d’uomo, quello che spezza il cuore, che fa porre domande, che fa chiedere “perchè!”. Oppure ancora esiste l’abbandono degli anziani, già gli anziani quelli che vengono dimenticati (casualmente) negli autogrill o portati negli ospizi, o nelle case di riposo (nome più docile ma se poi te li dimentichi li…), e lasciati li perché non si ha tempo, perché c’è il lavoro e gli impegni e le vacanze e…..!

E poi c’è un abbandono meno evidente, più subdolo, nascosto ed è quello morale e psicologico. Quello cioè che si nasconde dietro a un mucchio di scuse per cui un figlio non si può accompagnare a frequentare il suo sport preferito, non si può presenziare alle partite, ai saggi, alle rappresentazioni agli incontri tra genitori, non si può portarli al cinema o andarlo a prendere all’uscita da scuola e molto altro perché c’è il lavoro, e la casa, e gli amici, e “i miei spazi”, e le “mie necessità”, e “esisto anche io”…e molto altro ancora!

 

Poi c’è il senso di abbandono che provano i bambini quando per punizione vengono chiusi in una stanza ( capita anche questo), in uno sgabuzzino, soli, con la loro paura di essere ….lasciati li!

L’abbandono, quel sentimento che ti fa sentire una nullità, inesistente, senza importanza, inutile!

L’abbandono,  quel sentimento che ti lascia segni indelebili nell’infanzia, nell’adolescenza e nell’età adulta!

L’abbandono nell’ambito della psicologia è visto come un sentimento che è causa di disagio emotivo e, in certi casi, di eventuali disturbi psichici che si possono manifestare attraverso l’angoscia e la solitudine.

Il senso di abbandono ti toglie l’autostima, l’amor proprio e l’autoconservazione e porta ad atteggiamenti autodistruttivi e non conservativi di sé, ed ecco che atteggiamenti estremi come non mangiare o mangiare troppo, non curarsi o curarsi troppo, non amarsi o amarsi troppo prendono piede nella quotidianità di bambini che crescono , diventano grandi e invecchiano sempre con quel dannato disagio, spesso non riconosciuto e avvertito con lucidità, che  li fa sentire, inconsciamente o no, inadeguati togliendogli la capacità di essere equilibrati!

L’abbandono, il gesto più ignobile, meschino e vile che solo l’essere umano rivolge verso un altro essere vivente.

Che sia un cucciolo di cagnolino, un neonato, un anziano………..ogni essere vivente va rispettato, amato e accudito con amore perché cresca sano, viva felice e invecchi sereno!

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Una parola gentile….uno sguardo!

“Vestitevi di educazione e gentilezza e sarete eleganti sempre” cit. Anonimo.

Perchè serve davvero poco perchè ogni momento della giornata, bella o brutta che sia, risulti un pò più lieve!

L’altro giorno mi sono recata in un ufficio di un ente statale per avere delle informazini e portare un documento.

La fortuna di avere bisogno di questi enti nel mese di agosto è di entrare e non trovare la solita chilometrica coda che ti fa passare un’intera mattinata in attesa di un servizio che poi probabilmente si risolve in cinque minuti.

Dunque arrivo, prendo diligentemente il mio numerino alla colonnina di tiket, dopo aver letto per dieci minuti le indicazioni per trovare il servizio di cui necessitavo, e con mio grande stupore leggo di avere una sola persona prima di me.

Sul tiket viene segnalato che devo andare allo sportello indicato con la E, alzo lo sguardo, cerco e vedo tutti gli sportelli segnalati con i numeri da 1 a 10.

Ooooopsss….rileggo il bigliettino, caspita mi indica solo una lettera! Guardo in giro, cerco, forse qualche cartello indicherà la trasformazione delle lettere in numeri….niente.

Allora penso che ad ogni numero corrisponda la lettera dell’alfabeto, ho la lettera E ….a b c d e  1 2 3 4 5…scoperto…sarà il numero 5!

Vado allo sportello 5, non c’è nessuno ( tra me e me penso ” certo nel tempo che io ho pensato la corrispondenza della E con il 5  si sarà liberato) presento il biglietto, l’impiegata lo guarda e mi dice:”Ma no, la E è il numero 7!!!!”…..chiaro no? Perchè non l’ho capito?…….Forse perchè non si capisce? Forse perchè se indichi lettere la cosa più semplice è mettere poi le lettere agli sportelli? Forse perchè un senso non ce l’ha????

Va bhe, pazienza sorvoliamo questo fatto e avviciniamoci allo sportello 7.

Fortuna….non c’è nessuno ( per forza) ! Qui c’è un impiegato uomo, che con la coda dell’occhio mentre guarda il suo pc mi intravede e mi dice ” venga pure”!

Io mi avvicino e vedendolo scrivere al pc, mi siedo e ( come educazione insegna) attendo che finisca ma lui mi sprona ” mi dica pure” e senza mai togliere gli occhi dal suo computer e continuando a scrivere ascolta la mia richiesta.

Mi risponde dando soluzione a quanto ho chiesto, legge il foglio che gli porgo( unico momento in cui stacca gli occhi dal pc), protocolla, mi da la ricevuta e, ad una mia altra domanda, mi dice con tono scocciato che è tutto scritto nel foglio che mi ha dato e, sempre senza mai guardarmi in faccia una sola volta, mi saluta ( unico atto educato, non gentile, ma educato).

” Grazie”, rispondo io, “la saluto è stato molto gentile”, sperando che si accorga di quanto invece sia stato scortese, scontroso e maleducato.

E me ne vado, e mentre me ne vado esamino la persona che, a differenza sua, ho guardato molto bene : uomo, brizzolato, sui 60/62 anni, probabilmente stufo, stanco, un viso segnato, forse avrà avuto dei problemi personali, lo posso comprendere ma se solo lui avesse alzato lo sguardo e avesse incrociato i miei occhi, il mio viso….. avrebbe trovato un sorriso, che non avrebbe certo risolto il suo malessere ma forse un semplice sorriso avrebbe reso più lieto il suo noioso lavoro!

 

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Un pò di nostalgia!

Ma ve le ricordate queste partenze?

Tutti ad aspettare il primo agosto per andare in ferie.

Erano gli anni 60/70 quando in vacanza magari si andava solo ad anni alterni ( come facevamo noi) ma quando si andava si stava un mese intero.

In quegli anni i genitori avevano ruoli ben definiti, in tante famiglie lavorava solo il papà, spesso faceva due lavori, ma la mamma stava a casa e portava avanti tutta la gestione familiare, economica e morale: aveva cura dei figli, li seguiva nei compiti e nella vita, organizzava l’andamento familiare e tutto si poteva fare! Non c’era il superfluo, non si buttavano le cose ma si riparavano.

Non avevamo 20 paia di scarpe ma solo due: quelle della domenica e quelle per tutti i giorni.

Non avevamo una auto per ogni componente familiare, spesso l’auto che c’era si teneva in garage per usarla d’estate per andare in ferie e al lavoro si andava con il tram…il filobus…quello elettrico!

Avevamo molto meno materialmente ma tanta serenità e felicità in più.

Dunque tornando alle partenze vacanziere, vi racconto com’erano le nostre!

Quando io avevo circa 5 anni avevamo come auto la 500 giardinetta, quella che oggi si chiamerebbe station wagon!

Noi eravamo in 4 più mia nonna materna e in quel periodo andavamo al mare a Bellaria in Romagna: quindi 5 persone nello spazio che oggi le auto hanno nel solo baule!

Portapacchi sempre agganciato dove venivano messe valige, borse, scatoloni e quasi sempre una bicicletta……

Tutto in meticolosissimo incastro e assolutamente coperto da un nylon ( in caso si fosse incontrata la pioggia) che per tutto il viaggio, con i finestrini abbassati perchè l’aria condizionata non esisteva ancora, “frusciava” rumorosamente battendo contro il vento.

E nell’abitacolo cosa succedeva? SI CANTAVA come dei matti , si rideva, si parlava.

Oggi se si cerca la distanza Collegno ( dove abitavo allora) Bellaria esce questa dicitura:

4 h 36 min (473,1 km) passando per A4/E64 e A1/E35…..ma allora partivamo al mattino alle 8 e arrivavamo a destinazione verso le 18 del pomeriggio dopo aver fatto almeno 4/5 fermate per lo spuntino a metà mattina, il pranzo, la merenda e qualche… pipì!

Sempre cantando e aiutando a stare sveglio mio papà che guidava….insomma più che sveglio era frastornato dalle nostre chiacchiere ,risate e canti stonati!!!!!

Affittavamo una casetta dove si stava benissimo tutti e 5 per un mese intero, quattro settimane in spensierata allegria in spiagge accoglienti dove con pochi soldi si affittava solo l’ombrellone e due sdraio rigorosamente utilizzate dagli adulti e noi tutti con gli asciugamani stesi e sdraiati sulla sabbia.

Nessuno si lamentava e la felicità era palpabile!

Ora si lavora in due, si trascurano un po di più i figli, si seguono un po meno, abbiamo tutti macchine più grandi e più capienti, borse e valige stanno tutte nel bagagliaio, c’è l’aria condizionata e con i finestrini chiusi i rumori stanno fuori eppure dentro tutto silenzio : uno con lecuffie si ascolta la “sua ” musica, l’altro chatta con qualcuno, l’altro dorme e uno guida….ognuno per i fatti suoi! Ci si vuole bene lo stesso ma in silenzio!

 

In vacanza si sta una settimana, due se si è fortunati, in hotel, chi può, in affitto altri con spiaggia annessa dove si prende, a prezzi da capogiro, ombrellone e due o tre “lettini”,per stare comodi!

Oggi tutti ci si lamenta………..ma se parli del passato sei vecchia e nostalgica!

Ebbene si sono nostalgica ( vecchia non ancora ) e ricordare i bei tempi andati mi piace e scalda il cuore!

 

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Vacanze….anche questo è amore!

Anche quest’anno le vacanze sono finite e sono volate, veloci come un batter d’ali ma fortunatamente non finisce tutto li!

Certo, due settimane al mare rigenerano, abbronzano, colorano la pelle e l’animo, ti rendono consapevole di ciò che hai e che puoi fare.

Ma in fondo, non finisce tutto li, l’estate è ancora lunga e anche se si è tornati a lavorare i sabati e le domeniche possono essere ben sfruttati con gite, spostamenti, passeggiate: si può passare una giornata in montagna, o andare in piscina o semplicemente organizzare una grigliata con gli amici e passare un pomeriggio in serena compagnia!

Io, sarà forse per carattere, ma non mi sono mai sentita triste o sfortunata neanche quando per diversi anni le vacanze non le ho fatte: ho trovato sempre qualcuno per condividere le “non ferie” e insieme siamo riusciti a rendere divertenti e unici anche i giorni passati…nel giardino a prendere il sole, bere qualche bibita e mangiare frutta insieme!!!!

In fondo è la compagnia che rende unico un momento!

E noi la compagnia ce l’abbiamo eccome…..specie IL COMPAGNO di vacanza!

Io ho un amico speciale che c’è per aiutare, per ridere, per scherzare, anche per bisticciare, per confrontarsi con energia….per poi tornare a ridere insieme!

Il mio amico è un elemento unico, un gran chiacchierone…più di me ( che non è cosa da  poco), lui parla sempre perché i momenti di silenzio proprio non gli piacciono.

Se nella compagnia c’è un attimo di silenzio puoi star certo che lui tira fuori un argomento qualsiasi e  inizia, con il suo modo, i suoi esempi, le sue imitazioni, i suoi aforismi ( proprio solo suoi) a farci sorridere e poi ridere e alla fine tiene sempre allegra tutta la cricca.

Il mio amico è un ragazzo buono, di fiducia, un gran lavoratore, infaticabile, la persona a cui puoi dare il portafoglio sicuro che non tocca un centesimo, la persona a cui porgi la mano se ha bisogno ma trovi sempre la sua spalla che ti sorregge.

Il mio amico ogni tanto lo mando a stendere….perchè sò di poterlo fare senza essere fraintesa, il mio amico me le dice di tutti i colori….perchè sa di non essere frainteso.

Il mio amico…..è il marito della mia amica e guai chi me li tocca!

Con i miei amici ho passato delle belle vacanze grazie all’accoglienza di chi ci ha ospitati ( che poi sono i miei cognati, altro elemento fondamentale e importante della mia vita) , in allegria e armonia.

 

Anche per questo ringrazio il destino e l’universo….per aver messo sulla mia strada tante persone che mi vogliono bene!!!!!

 

E voi…quanto vi sentite amati????

Parliamone.

ATTENZIONE ..ATTENZIONE..ATTENZIONE!

GLI APPUNTAMENTI SURIPRENDERANNO A SETTEMBRE!

MA SE VOLETE ASCOLTARE BUONA MUSICA…..

TORINO 101.250 – 103.150
PINEROLO 98.800
IVREA 91.000
BIELLA / VERCELLI / NOVARA 91.600
ASTI 90.700
ALESSANDRIA 90.900
CUNEO 91.350

OPPURE IN STREAMING    http://www.radioitaliauno.org/