Un sabato pomeriggio qualunque di uno strano giugno che inizia solo ora a far sentire il calore del sole estivo.
Mi arriva l’invito di un’amica a partecipare alla presentazione di un libro di un suo conoscente.
Vado e mi ritrovo in un evento organizzato dall’ A.V.O associazione volontari ospedalieri.
All’interno di questo evento, fra le varie attività, una mostra.
Entro e, come Alice nel paese delle meraviglie, mi ritrovo catapultata indietro nel tempo di almeno 45 anni!!!!
Avevo tra gli otto e i dieci anni quando con le mie amichette ci radunavamo sulla panchina sotto l’albicocco nel mio giardino: oltre a me, Donatella, Manuela, Gabriella e Susanna
Manuela, la più grande di noi, ci insegnava a tagliare e cucire i vestiti per le nostre Barbie, non sempre originali perché troppo care ma allora ci si accontentava, e i pomeriggi estivi volavano tra risate, bisticci, riappacificazioni e gran giocoso lavorio.
Ecco che, entrando nell’area di questa mostra, rimango estasiata: decine e decine di Barbie, tutte perfettamente vestite, tutte con la loro storia, tutte sapientemente posizionate con la grazia e la dolcezza di chi ha saputo raccoglierle, tenerle e curarle come figlie di una grande numerosa famiglia.
Subito dopo mi appare lei, luminosa e sorridente, la dolcissima Signora Luigina.
Posso dire la mamma di tutte queste Barbie.
Si perché lei le ha raccolte, ricevute in dono e acquistate.
Lei le ha vestite con cura, con le sue mani, tagliando e cucendo abiti strepitosi, particolari e ricchi di minuzioserie.
Lei le ha abbellite con mini gioielli appositamente creati.
Le ha posizionate creando storie che racconta con la leggerezza di una bambina, lei che bambina non è più per l’anagrafe…..ma solo per quello.
Perché solo un’anima con la purezza di una bambina può mantenere la voglia di vestire delle bambole.
E così, con semplicità e dolcezza e con il suo bellissimo sorriso Luigina mi descrive la sua Barbie mamma che con il marito e i bambini va a fare la spesa al supermercato con il carrello e compra una valigia per andare in vacanza.
Poi ci sono le Barbie patriottiche che vestite di tricolore discutono dell’andamento politico dell’Italia.
Un’angolo speciale lo ha dedicato alle Barbie spose o vestite da cerimonia: posizionate all’interno di un armadio antico incorniciate da veli e pizzi.
E che dire delle Barbie etniche, africane, indiane ognuna nei suoi particolari vestiti.
Le Barbie natalizie e quelle contadine, quelle burlesque e quelle principesche vestite con cura anche…..sotto i vestiti, con body, mutandine e reggiseni di pizzo, collant e autoreggenti.
Insomma un tripudio di bellezza, finezza, amore e grandissima serenità.
Un grande grazie alla signora Luigina che con il suo immenso lavoro ci dona un tuffo nella nostra femminile infanzia.
Grazie per la sua bellezza che da interiore si fa fisica attraverso il suo splendido dolce sorriso.
Oggi casualmente ho incontrato la dolcezza…….alla fine ho seguito la bella e interessante presentazione di un bel libro che ora leggerò!
E RICORDATEVI………………………………..
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