Noi abbiamo passeggiato con te….comunque!

Ieri a Rivoli, paese vicino a dove abito c’è stata la fiera di Santa Caterina.

Santa Caterina in realtà è il 25 novembre ma la fiera viene effettuata sempre l’ultimo lunedì del mese di novembre.

Si tratta, fondamentalmente, di un grandissimo mercato che si snoda in molte vie della città.

Ci sono le giostre per i giovani che in questo giorno non vanno a scuola.

La fiera è la scusa per un giorno di ferie, per fare una bella passeggiata…lunga, lunghissima passeggiata, vedere gente, incontrare persone e culture! 

È stata per gli ultimi 5/6 anni la scusa per passare una divertente giornata insieme io, mia figlia e la sua amica …la nostra amica!

Si perché, come molte amicizie di mia figlia, essendo loro più vicinie alla mia età che alla sua, sono anche amicizie mie.

L’anno scorso la fiera l’abbiamo girata solo io e mia figlia, in fretta, neanche tutta, avevamo fretta volevamo correre dalla nostra amica che in ospedale stava portando avanti la sua durissima lotta.

Quest’anno……l’abbiamo girata con più calma ma con molta malinconia: quella ragazza battagliera, forte e resistente ha perso la sua battaglia e non è più con noi ma ieri nel girovagare tra le bancarelle…..nella mia mente e nelle mie orecchie risuonavano le nostre chiacchiere, le prese in giro una all’altra, le risate e più che mai mi ha pervaso la consapevolezza che mai, nessuno muore nella mente e nel cuore di chi sa ricordare!

 

Oggi forse vi trasmetto un pò di malinconica tristezza, ma anche questo fa parte della vita, e la mia personale certezza che mai la nostra energia vitale finisce insieme al corpo……mi dà sollievo e mi permette di sopportare i dolori più acuti!!!!

 

Parliamone.

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Il tempo passa inesorabile…..

E c’è sempre qualcuno che te lo fa notare!

Alla fine dell’estate appena passata, qualcuno sui social ha iniziato a scrivere “Non vorrei mettervi ansia ma fra 10 settimane è natale!”.

Ora che iniziano i preparativi per il natale in arrivo, che nei supermercati ci sono già i panettoni, i giochi per i bimbi e ogni tipo di confezioni regalo……oggi trovo scritto sulla bacheca di un amico “Non è per pressarvi ma…..preparate le griglie che fra 12 settimane è pasquetta!”.

Allora, mi domando, ma che fretta avete?

State calmi che già il tempo passa in fretta per conto suo senza bisogno di accellerarlo.

E’ un po’ quello che si fa con i bambini: quando sono nella pancia della mamma non vediamo l’ora che escano. Poi nascono e non si vede l’ora che interagiscano con gli adulti.

Dopo si fa a gara a chi brucia prima le tappe : i denti, le prime parole, alzarsi, stare in piedi, camminare, parlare, scrivere e così via fino all’età adulta.

Si tende sempre a voler precorrere i tempi, a voler dimostrare che “si fa prima”.

 Ma prima di cosa? Prima degli altri? Prima del vicino di casa o dell’amica o del figlio dell’amica di quella che è tua madre?

Machisenefrega (come si scrive sui social così…tutto attaccato)!!!!

Ogni persona è un individuo a sé, con le sue attitudini, le sue particolarità e per fortuna assolutamente UNICO !

Ogni figlio ha bisogno del suo metodo educativo, ogni bambino ha i suoi tempi, ogni uomo ha bisogno di un certo tipo di donna e viceversa, ogni donna porta alla luce quello che sa essere e viceversa.

Nasciamo con un DNA unico, nessuno ne ha uno uguale ad un altro e questo vorrà ben dire qualcosa!

Credo sarebbe molto più giusto cercare di essere sempre se stessi, portando fuori il meglio di sé, ed esserlo oggi, in questo momento,

in questo anno, in questo mese, in questo periodo.

Viviamo al meglio il momento…che è il NOSTRO momento, che sarà diverso da quello di un’altra persona!

Il mio momento è adesso: lo vivo ora, lo combatto se è un momento difficile, lo godo se è un momento felice, lo supero e mi creo il momento successivo (al netto delle fatalità che non possiamo controllare noi ).

Insomma , anche qui, ci va equilibrio facciamo un passo alla volta in questa frenetica vita, un giorno dopo l’altro, senza voler anticipare i tempi!

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MA QUANTE GIORNATE MONDIALI!

 

Dato che sono sempre più tempestata da chi mi ricorda che oggi è la giornata mondiale di questo e di quello e che  sono sempre di più (e sempre più strane) queste giornate, spesso mi sono chiesta : ma quante giornate mondiali ci sono e di cosa????

Così sono andata a spasso sul web ed ho trovato un articolo sul sito “ Business insider.com” molto esaudiente da cui ho preso un pò di informazioni in merito.

Se in principio si trattava di cose serie, come la Giornata mondiale per la lotta all’AIDS (1 Dicembre),

con lo scopo di attirare l’attenzione su tematiche specifiche e sensibilizzare le persone, ora si festeggia di tutto. Si va dalla Giornata mondiale per la pace (1 Gennaio) alla Giornata delle torte (23 Gennaio), da quella per la lotta contro il cancro (4 Febbraio) a quella della Nutella (5 Febbraio).

  

Ormai non c’è giorno in cui non se ne trovi una. Anzi, ci sono persino giornate che si accavallano e si pestano i piedi a vicenda, passando “dal sacro al profano”. Per esempio: il 28 Maggio è la Giornata mondiale contro la sclerosi multipla, ma anche la Giornata mondiale dell’hamburger.

Il record però spetta al 21 Marzo, equinozio di primavera e forse per questo data più ambita, in cui si celebrano:

1. la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale,
2. la Giornata mondiale della pace interiore,
3. la Giornata mondiale della poesia e
4. la Giornata mondiale della Sindrome di Down.

Tutte ottime cause, per carità, ma il dubbio è che con tutta quest’abbondanza di cose da ricordare si corra il rischio che non se ne ricordi nessuna e che se ogni giorno è speciale……alla fine sono tutti uguali.

Si possono dividere le ricorrenze in varie tipologie: mestieri(si va dagli infermieri agli insegnanti agli ingegneri, senza dimenticare i blogger), malattie, natura (animali e ambiente), prodotti.

Attenzione, però: il rischio clone è sempre dietro l’angolo. Perché non solo ci sono giornate per tutti i gusti, ma anche per sinonimi o giù di lì.

Il 4 maggio, per esempio, è la Giornata della risata, da non confondere con quella del sorriso, che si celebra il primo venerdì di ottobre, né con quella della felicità, il 20 marzo; c’è poi la Giornata degli incontri con gli extraterrestri (10 Febbraio), totalmente diversa dalla Giornata mondiale degli UFO (2 Luglio). E infine, le più belle: la Giornata mondiale dell’orgasmo, il 31 luglio e la Giornata mondiale dell’orgasmo per la pace nel mondo, il 22 dicembre. In fondo, è per una buona causa.

A Gennaio in mezzo alle serie e importanti giornate

mondiale per la pace ( 1 gennaio) e il Giorno della memoria ( 27 gennaio)

c’è la giornata delle torte e della neve rispettivamente il 23 e 17.

A febbraio insieme al 4 Febbraio – Giornata mondiale per la lotta contro il cancro e al 7 Febbraio – Giornata mondiale contro il bullismo e cyberbullismo a scuola, c’è il 5 Febbraio – Giornata della Nutella!

Anche al 14 Febbraio ,San Valentino, giornata degli innamorati ….si affianca la giornata mondiale contro le cardiopatie congenite….insomma tutto legato al cuore.

Esiste poi il 17 Febbraio – Giornata internazionale del gatto

23 Febbraio – Giornata dei biscotti per i cani

27 Febbraio – Giornata internazionale della lentezza

6 Marzo – Giornata del cibo surgelato

E oggi? Visto che ne parliamo oggi che giornata è?

22 Novembre – Giornata mondiale della filosofia…..e filosofeggiamo allora!

E poi succede che nei social ci si sbizzarrisce a riempire le bacheche con i cuori per la giornata sulla lotta al cancro, il fiocco azzurro per la giornata contro la violenza sui bambini quello rosa per il cancro al seno e chissà cos’altro mi è sfuggito.

Abitudine che trovo davvero sciocca, compreso il fatto di indicare di condividere…se non si è insensibili.

Allora sappiate che :

NON CONDIVIDO STE COSE,

NON METTO FIOCCHI E CUORI,

SE E QUANDO FACCIO QUALCOSA PER QUALCUNO NON LO SCRIVO SUI SOCIAL,

lo faccio e basta!

Perché è troppo facile lavarsi la coscienza con un post o un cuoricino.

Scusate ma questo dovevo proprio esternarlo.

E voi cosa ne pensate?

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Va bhe….è solo una partita!

Dunque l’Italia ha perso e non parteciperà ai mondiali!

Non metto in dubbio che, per chi apprezza l’argomento, sia un dispiacere!

Non metto in dubbio che essendo lo sport per eccellenza dell’Italiano medio sia un dolore.

Non metto in dubbio che……va bhè facciamo che non metto in dubbio niente!!!

Ma da qui a sentir dire che, dato che l’Italia ha perso una partita a calcio, ne và della serietà del nostro paese, che una generazione di bambini e ragazzini non vivranno questo tipo di emozione, che poteva essere un aiuto sociale e una serie di altre eresie che si sono dette in questi giorni….mi sembra davvero una esagerazione e proprio non riesco più a stare zitta!

Ma davvero una partita di calcio può avere tutto questo peso?

Certamente il calcio , con i suoi 3,5 miliardi di fan in tutto il mondo, è senza dubbio lo sport più popolare, il più visto e il più amato al mondo.

Ma, secondo un’indagine StageUp e Ipsos, l’interesse per il pallone è in calo! Per quello che riguarda gli italiani, pare che seguano sempre molto il calcio ma , per esempio, sognano di correre in formula uno e praticano di più il nuoto e spingono i loro figli verso la piscina piuttosto che i prati verdi. Pare si seguano più gli sport che vengono associati alla cura e alla bellezza del corpo ( nuoto, tennis, pallavolo e ginnastica artistica) o all’innovazione tecnologica come l’automobilismo.

E meno male dico io!

Ma non sono l’unica tant’è vero che sui vari social si sono susseguiti, da ogni parte, post irriverenti, prese in giro e riconducenti alla realtà.

Tra le frasi trovate su facebook l’ikea la fa da padrona  tra “ l’Ikea assume personale per i mesi di giugno luglio per permettere al proprio personale di seguire i mondiali di calcio” e chi posta foto delle matite ikea rubate nei negozi di appartenenza.

Qualcuno riporta i piedi per terra : “ Italia-Svezia stipendi medi dei giocatori in campo ITALIANI 2/2,5 milioni di euro a testa; SVEZIA 0,4/0,6 milioni di euro a testa”……..e questo la dice lunga su cosa forse sarebbe da cambiare!

Qualcuno invece la butta sul ridere e dichiara :” Si è parlato molto di calcio nelle ultime ore…ma non di magnesio che senza di esso il calcio non serve abbastanza!!!”.

Insomma, per l’ennesima volta……un pò di equilibrio anche in questo non guasterebbe proprio!

Direi di imparare a dare ad ogni cosa il giusto peso:

l’Italia è in lutto quando viene devastata da terremoti, alluvioni ed eventi naturali.

L’Italia piange quando succedono attentati terroristici o politici che siano.

L’Italia è delusa quando non si ascoltano o si eludono, i diritti umani e mille altri esempi di situazioni molto più difficili e disperate che non una partita a calcio!

Torniamo con i piedi per terra e evitiamo esagerazioni e assurdità e, come sostengo sempre………………………………………

……………PER SALVARCI DOBBIAMO EQUILIBRARCI!!!!!…………………

 

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PELLE NERA….PELLE BIANCA…..PELLE!

Non ho mai pensato, così seriamente, quanto pericolo corrano quotidianamente  i miei nipoti a vivere in questo mondo così tristemente insensibile e pieno di esseri umani…….inqualificabili…. perché non mi viene una parola che possa descrivere bene quel “coso”.

Mi spiego meglio.

Grazie a mio fratello e mia cognata di origini nigeriane, ho due bellissimi nipoti di un bel colore cioccolato…..al latte: un ragazzone di 16 anni alto quasi un metro e novanta e con quel giusto “spessore” che senza dubbio gli da la sicurezza necessaria per affrontare questa società malata e una ragazza di vent’anni, anche lei altissima ma esile, un giunco che per timidezza e carattere può essere più facilmente preda di esseri ignobili.

 

Ignobili e ignoranti come quel uomo, oltretutto pure anziano ( così magari si offende un po’….vista la sua ignoranza penserà che anziano sia un insulto) che l’altro giorno a Torino su un mezzo pubblico ha malmenato, offeso e umiliato una ragazzina di 16 anni che aveva la sola colpa di avere quel colorito invidiabile che tutti gli anni cerchiamo di raggiungere andando al mare….tutti, magari anche lui passa ore sotto il sole per avere quell’ abbronzatura che tanto l’ha infastidito quella mattina.

Mi sarebbe davvero piaciuto se invece di quella ragazzina si fosse trovato di fronte mio nipote, della stessa età ma con un aspetto un tantino diverso, a parte il colore. Quel tantino che forse, codardo come può essere un energumeno del genere, gli avrebbe fatto tenere la bocca chiusa o almeno azionare il cervello (se ce l ‘ha) prima di muovere la lingua.

E invece ha trovato lei, poteva trovare mia nipote o qualsiasi altra donna di colore o con un foulard in testa, o handicappata!

Ha così pensato di scagliarsi contro chi ha visto più debole con un calcio, insultando e offendendo perché a lui quella presenza dava fastidio.

Ora, quello che penso di quello scarto umano credo si sia capito abbastanza bene.

Ma vogliamo parlare di tutti quelli che hanno assistito alla scena senza circondarlo e “delicatamente” farlo scendere alla prima fermata facendo sentire la ragazzina protetta in mezzo alla sua gente?

Perché gli italianissimi torinesi sono la sua gente!

O forse sono ancora tanti quelli che pensano che i figli di una coppia mista non siano abbastanza italiani? Che necessiti una legge per farli sentire a casa sua?

Ah già, ma mica potevano sapere gli altri che la sua mamma è italiana…. già…. che problemone, in fondo lei è nera……fosse stata bianca non si vedeva che aveva questa croce sulla testa!!!

Forse sono ancora tanti che pensano “ chi è diverso da me non vale nulla, neanche il mio interessamento”.

Perché viviamo ancora in un mondo dove l’abito fa il monaco e il colore…….fa il razzista!!!!!

Tutti complici della stessa oscenità, come quando il gruppo di bulletti infierisce sulla vittima di turno e attorno i presenti riprendono invece di intervenire o chiamare i soccorsi.

Tutti complici e  tutti assolutamente condannabili.

 

L’amore non ha colore, sesso, handicap, soldi, l’amore è AMORE e basta……

Dovremmo imparare questo e niente altro!!!!!!!

 

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Il cibo di ieri e di oggi.

Il fatto di essere costantemente a dieta o comunque alla ricerca di un sano modo di mangiare, mi porta spesso a fare ricerche che riguardano l’argomento.

E’ così che mi sono imbattuta in questo titolo : “ Come si mangiava una volta e come si mangia oggi!”.

 

Così, attirata da questo argomento, ho iniziato a leggere e, fra le tante cose che ho trovato, quello che segue è il risultato di un attento riassunto.

Il confronto che voglio fare è soltanto fra le cose positive dei due tipi di alimentazione, vorrei quindi mettere a confronto i pro vecchia alimentazione e i pro nuova.

Nei cibi di una volta c’erano molto meno inquinanti e qualsiasi cosa si mangiasse non aveva addosso tutte le porcherie che abbiamo prodotto dal dopoguerra a oggi.

Si sapeva quello che si mangiava perché si mangiava quasi sempre quello che si coltivava o, almeno, quello che il contadino vicino coltivava o allevava.

Inoltre una volta il cibo era sacro in quanto molti avevano provato sulla propria pelle la vera fame, il vero nulla nel piatto dunque il rapporto con il cibo era più equilibrato.

Di contro c’è da dire che oggi i cibi sono più vari, arrivano da ogni paese e possiamo avere sulla nostra tavola tanto i casalinghi zucchini quanto le lontane banane, ananas, papaya o altro

Così a occhio viene da dire che i cibi di oggi vincono su quelli di ieri (sempre che si cerchi più la quantità che la qualità) ma, per un motivo che non è fra quelli elencati, oggi il cibo c’è….ieri, spesso, era più comune la sua assenza!

Attorno agli anni ’50 la colazione di milioni di bambini italiani era composta da zuppa di latte con il pane raffermo e prima di uscire da casa per recarsi a scuola le mamme mettevano nella “ cartella” un frutto o un panino con la frittata.

I pranzi e le cene erano ricche di minestre di verdure, legumi o pasta fresca e nessun bambino si sognava di dire che non era buono. Di carne e pesce se ne vedeva poco e, comunque, non più di una o due volte la settimana.

Una volta si avevano a disposizione molti meno alimenti, perché tutto era legato al territorio, alla stagionalità, ai tempi della natura.

D’altronde non esistevano i surgelati, i processi di liofilizzazione e tantomeno gli allevamenti intensivi.

Dunque con il passato modo di alimentarsi tutti erano più magri e c’era una minore incidenza di malattie cardiovascolari e di casi di cancro ma erano molte le malattie causate da carenze alimentari e in ogni caso si moriva più giovani, anche se, per questo, c’è da valutare il fatto che la medicina da allora ha fatto passi da giganti e anche per questo oggi si vive più a lungo.

 =  

Una volta si mangiava polenta e merluzzo, era un piatto povero, piatto unico che oggi troviamo come antipasto nei migliori ristoranti con un nome molto raffinato del tipo “pasticcio di mais con pesce del mar baltico”….o qualcosa di simile!

Negli anni sessanta il consumo di zuccheri era nell’ordine di qualche grammo al giorno a persona, oggi si parla di decine di grammi al giorno per persona ed ecco che i bambini odierni uno su quattro è in sovrappeso e uno su dieci è obeso.

D’altronde se si confronta una fetta di pane con olio e sale o pomodoro e origano di un tempo con una qualsiasi merendina di oggi il potere calorico sale vertiginosamente nella seconda insieme alla presenza di grassi, zuccheri, coloranti e acidificanti …..

  VS.  

Ma, sicuramente, ad incidere moltissimo in questo aumento di obesità infantile c’è la diversa abitudine di gioco rispetto ad una volta quando in casa si stava giusto il tempo per mangiare e fare i compiti dopo di che tutti fuori a giocare nei cortili o nei prati. Oggi si gioca seduti davanti alla playstation o al pc.

  VS   

Ultima e fondamentale differenza è che una volta al cibo si pensava solo quando si aveva fame e si sperava ce ne fosse, oggi si mangia per noia, per dolore, per mancanze affettive e quant’altro forse perché ce n’è in abbondanza.

Sicuramente è ora di ritrovare, anche qui, il famoso equilibrio!!!

Insomma ….“ per salvarci dobbiamo equilibrarci!”

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E adesso dove lo trovo un pane così?

I motivi per cui si chiude un negozio sono sempre infiniti e non è su questi che mi voglio soffermare, perchè spesso sono intimi e personali e io non sono nessuno nè per divulgarli e nè per giudicarli.

Ma quella romanaccia sfrontata, solare, particolare , da conoscere e da apprezzare…………..mi mancherà un sacco nella quotidianità!

“E mica moro eh!” ha continuato a ripetermi mentre entrambe ci siamo abbracciate con gli occhi sbrodolosi.

No certo che non ” mori” anzi…..faremo nascere un’amicizia diversa, fuori dal negozio e ancora più profonda!!!!

Ma quando una persona mi saluta così………………….

 ” mi mancherà vederti stendere i panni”………..oltre al sorriso mi strappa anche una lacrima di magone.

La nostra quotidianità era lei che mi avvisava della luce rimasta accesa sul balcone oppure io che se non vedevo illuminarsi il negozio iniziavo a tempestarla di messaggi per capire se era rimasta addormentata.

La nostra quotidianità era controllarsi a vicenda, preoccuparsi l’una dell’altra…chiamarsi e anche mandarsi il saluto mattutino.

La nostra quotidianità era vedersi una sul balcone l’altra sulla scaletta del negozio….un fischio un braccio alzato per salutarsi.

Noi sapevamo di esserci…..l’una per l’altra…..certo questo non verrà a mancare ma  è diverso che essere li…a portata!

E poi, gente, a me mancherà all’inverosimile il suo pane, il suo buonissimo, sano e leggero pane fatto con così tanto amore e dedizione dal panettiere Manu: con la sua calma, la sua tranquillità, la sua ricerca approfondita ha creato pane, grissini e biscotti unici!

……………..e con questi….mi hanno dato un’altro saluto 🙂

Io avevo smesso da tempo di mangiare pane ma, da quando loro hanno fatto quello che ritengo essere stato il salto di qualità ( nonostante le critiche iniziali di molti che dovevano abituarsi ad un pane “sano”), ho ricominciato a mangiarlo e gustarne la bontà e la leggerezza, l’unico pane che non lievita nello stomaco…..e non lo dico a caso!

Quindi……congelatore pieno e per almeno “una mesata” mangerò ancora il “mio” pane!

Approfitto quindi di questo canale per augurare ai miei amici panettieri tutto il meglio che la vita possa offrire, perchè se lo meritano come lavoratori e come persone!!!!!

A presto amici e come si suol dire….in bocca al lupo, in c….o alla balena e ( alla francese che è più fine) merd merd merd!!!!!!!!!!

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Dal niente al tutto!

Un po’ di tristezza, un po’ di malinconia…..ma anche un po’ di inc…….tura…..posso dirlo? Ma si dai un pò di incazzatura ooooh dai l’ ho detto…..e che diamine!

Dico questo perchè tanta ipocrisia come l’1/2 novembre….. Non si vede spesso!

I cimiteri sono ricoperti di un velo grigio per tutto l’ anno,

pochi fiori….anche finti (non sono troppo propensa ai fiori recisi), poche presenze per poi, in due giorni concentrare i fiori che non si sono portati in  tutto l’ anno, l’esagerazione, la gara a chi addobba di più la tomba del proprio caro, il giro per i cimiteri.

Attenzione che non sono qui a giudicare chi va poco al cimitero o non ci va per niente, ognuno ha i suoi motivi per non farlo: chi non accetta l’evento, chi non ha tempo, chi non le interessa, chi non ha voglia, chi, come me, vive il cimitero come la conferma del trapasso della persona cara e quindi preferisce “pensarli e sentirli” vicino a se a casa, in macchina, al lavoro, a scuola…. sempre…sempre presenti nel cuore e nei pensieri.

Ciò non toglie che almeno il colore di un fiore finto, la pulizia della tomba ( specie quelle di famiglia o comunque a terra), il mantenere in qualche modo “viva” la presenza di quella persona mi sembra il minimo ma, per carità, sono pensieri e ognuno ha i suoi.

Certo è che, mentre entrare in un cimitero, specie se di paese, durante qualsiasi giorno dell’anno provoca un certo sinistro senso di paura,

nei giorni che precedono e, forse qualche giorno dopo, le festività dei santi porta quasi un senso di gioia!

Incontri persone conosciute, scambi due parole di cortesia, ti riempi gli occhi di colori e profumi che sembra quasi essere in un parco in primavera!

 

Il luogo prende vita, il solito silenzio lascia il posto al chiacchiericcio e quello che è sempre un posto triste diventa improvvisamente impregnato di serenità impensabile in altri momenti.

 

Forse riuscire a distribuire durante tutto l’anno questo senso di continuità che può dare il cimitero, farebbe parte di quel famoso equilibrio che mette sul piatto della bilancia in eque parti il troppo e il nulla!

 

Oggi per voi un piccolo pensiero che, in questi giorni, mi ha perseguitata.

 

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